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Alice Scantamburlo

UN NUOVO MONUMENTO PER ROMA

Roma, 80 d.C.


Quest’evento può segnare una grande svolta per la città di Roma. Sto parlando dell’inaugurazione del più grande anfiteatro del mondo: l’Anfiteatro Flavio o Colosseo (nome dato dalla colossale statua di Nerone posta accanto al monumento). Qualche giorno fa sono stato invitato per essere presente all’inaugurazione del Colosseo dove insieme alla guida sono entrato anche nelle parti più nascoste e scoperto molte curiosità che nessuno sapeva.

Innanzitutto mi è stato raccontato che è uno dei più grandi anfiteatri a pianta ellittica del mondo, è alto quasi 50 metri e può ospitare fino a 50 000 spettatori. Gli è stato dato il nome Flavio proprio perché siamo nell’epoca Flavia, e la costruzione è iniziata nel 70 d.C. dall’imperatore Vespasiano, che voleva restituire alla città una parte del territorio che Nerone le aveva sottratto per realizzare la Domus Aurea.



Prima di entrare mi hanno portato a visitare la facciata esterna. È formata da travertino, tufo e mattoni e presenta 4 ordini architettonici: i primi tre articolati in 80 arcate dove sono presenti 80 statue di bronzo dorato e colonne tuscaniche, ioniche e corinzie; il quarto ordine invece è l’attico, da dove è possibile vedere le travi di legno. Le arcate hanno anche la funzione di accesso, decorate con decorazioni a stucco. Non tutti però accedono dallo stesso ingresso. Quelli monumentali sono riservati alle autorità politiche, mentre il pubblico deve seguire una serie di percorsi. Poi ho notato che era presente un’area pedonale larga circa 17 m e delimitata da cippi che serviva a separare la via pubblica dallo spazio pedonale e per contenere la folla che si accalcava nelle entrate. Subito dopo entrai e rimasi stupefatto dalla bellezza del monumento. I quattro ordini presenti all’esterno corrispondevano anche ai diversi settori delle gradinate. Il primo è destinato ai senatori così che possono vedere meglio lo spettacolo; il secondo è formato da un ripiano circolare con un corridoio interno ed è dotato di otto gradinate in marmo.



Il terzo settore è diviso in due fasce: la prima formata da un pianerottolo, la seconda da 18 gradini; inoltre questo è il settore che può ospitare più persone. Infine l’ultimo settore è formato da strutture in legno e da 80 colonne in granito.

Poi passai alla parte più nascosta: i sotterranei. Sotto all’arena vi sono diversi ambienti di servizio articolati in un ampio passaggio centrale e in 12 corridoi. Lungo il muro perimetrale ci sono una serie di ambienti di servizio che ospitano gli animali usati per gli spettacoli, le scenografie e i gladiatori. Poi vi erano 2 gallerie: una mette in collegamento il Ludus Magnus (palestra/caserma dei gladiatori), l’altra viene utilizzata per allestire le scenografie. Poi scoprii che vi era un’altra galleria, decorata con tessere bianche e nere, marmi e stucchi, riservata solo per l’imperatore che mette in collegamento qualche edificio imperiale. Al di sotto delle gallerie sono presenti condotti idraulici.

Prima di terminare il giro del monumento, la guida mi raccontò diverse curiosità:

L’arena poteva essere riempita d’acqua per simulare imponenti battaglie navali

  1. Gli spettacoli potevano durare anche una giornata intera

  2. Per l’inaugurazione ci saranno 100 giorni di spettacoli


Sicuramente sarà uno dei più imponenti monumenti di Roma e anche il più visitato dai turisti.

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