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Alice Scantamburlo

LE SPECIE IN VIA D'ESTINZIONE IN GIAPPONE


Sapete quali sono le specie in via di estinzione in Giappone? In questo articolo vi spiegheremo queste specie così sconosciute, lontane da noi e da proteggere. In particolare illustreremo la balena, il gatto di Iriomote, il picchio di Okinawa, il coniglio di Amami e la Gru della Manciuria. Ma per iniziare è necessario definire il concetto di estinzione.


L’estinzione è un processo biologico naturale fondamentale per la nascita di nuove specie; ma non sempre è un processo naturale, a volte è indotto dall’uomo a causa di inquinamento, deforestazione, riscaldamento globale…  L’unione internazionale per la conservazione della Natura (IUCN) conduce una “lista rossa” che è il più completo inventario del rischio di estinzione delle specie a livello globale.


La balena: ha una lunghezza di 33m, una massa di 180 tonnellate circa e un’alimentazione che si basa su plancton e krill. Tra le balenottere più cacciate la Balaenoptera acutorostratale e la Balaenopteridae. Le cause che l’hanno portata a rischio estinzione sono la caccia, le microplastiche e l’inquinamento presenti nel mare ma anche la collisione con le navi.


Il gatto di Iriomote (Prionailurus iriomotensis): è un gatto selvatico che vive esclusivamente sull’isola di Iriomote in Giappone. È considerato un fossile vivente per non essere cambiato molto dal suo aspetto originario. A oggi ne rimangono soltanto 100 esemplari. L’alimentazione si basa su mammiferi, rettili, uccelli e insetti tra cui i coleotteri. Durante il giorno caccia sia a terra che in acqua. Ha le dimensioni di un gatto domestico e le caratteristiche tipiche del predatore. Le cause che l’hanno portato a rischio estinzione sono la distruzione del suo habitat dovuta al turismo e l’ibridizzazione, nell’isola infatti sono presenti altri gatti che mettono a rischio l’integrità della sua specie.


Il picchio di Okinawa (Dendrocopos noguchii): è un uccello della famiglia dei Picidi che vive esclusivamente sull’isola di Okinawa in Giappone. È considerato un fossile vivente. Ha una lunghezza che va dai 31 ai 35 cm. Le cause che l’hanno portato a rischio di estinzione sono la sua sensibilità alle epidemie e ai tifoni e la distruzione del suo habitat dovuta alla deforestazione.


Il coniglio di Amami (Pentalagus furnessi): È un coniglio primitivo notturno che vive nella foresta primaria e secondaria. È considerato un fossile vivente. Vive esclusivamente sulle isole di Amami Ōshima e Toku-no-Shima. Ha un peso che varia dai 2,5 ai 2,8 kg. L’alimentazione si basa su miscanto cinese, ghiande degli alberi di Lithocarpus, piante erbacee…


La Gru della Manciuria: È un uccello che vive in paludi, sulle rive dei fiumi. Fa delle rotte migratorie nei paesi dell’Asia Orientale. La sua alimentazione si basa su piccoli anfibi, invertebrati acquatici, insetti e vegetali. Ha un peso medio di 15 kg e un altezza che arriva a 139 cm.


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